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Quasi la metà dei pensionati riceve una pensione più bassa di quello che gli spetta, a causa di un calcolo non corretto.

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  • Puoi scoprire quanto manca alla tua pensione e come ottenere il massimo assegno

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FAQ

Domande Frequenti

È l’istituto che permette ai possessori di contribuzione aperta in gestioni diverse, ovvero in tutte le gestioni Inps e delle Casse Libero Professionali (con l’esclusione della Gestione Separata), di poter trasferire tutti i contributi maturati in una data gestione all’interno di altra gestione. Il tutto al fine di ottenere una pensione unica. Si tratta sostanzialmente di una sorta di “trasloco contributivo” in una gestione, come se fossero stati sempre lì, dando quindi diritto ad ottenere una pensione in base ai requisiti previsti dalla gestione in cui sono confluiti. Ovviamente tale opzione necessita, per essere attuata, del possesso di determinati requisiti contributivi. La Ricongiunzione è onerosa e determinata in base all’entità, la tipologia ed alla collocazione temporale dei contributi da trasferire da altra gestione.

È un istituto gratuito opzionabile anche dagli iscritti presso le Casse libero Professionali (quindi ne potranno beneficiare tutti, nessuno escluso). Esso consente di cumulare tra loro, senza pagamento di oneri, i contributi maturati presso le diverse gestioni pensionistiche. Ma attenzione! Non si tratta di un effettivo trasferimento. I contributi sono sommati tra loro per il raggiungimento della pensione, come avviene per la Totalizzazione. La peculiarità del Cumulo è la determinazione della misura della pensione. Infatti, a differenza della Totalizzazione che prevede il ricalcolo dell’assegno con il sistema contributivo, nel Cumulo l’importo viene determinato, per le rispettive “Quote”, secondo le regole di calcolo previste da ciascun ordinamento Previdenziale di appartenenza e quindi in base ai criteri ed alle retribuzioni e contribuzioni presenti. La pensione liquidata sarà “unica” per effetto di convenzioni presenti tra Inps e gli altri Enti Pensionistici, dunque pagata dall’Inps con un solo assegno. L’importo del trattamento sarà invece derivante dalla somma dei diversi spezzoni di pensione.

Con tale istituto il lavoratore iscritto a più gestioni previdenziali potrà cumulare tutti i periodi, non coincidenti tra loro, ai fini del conseguimento del diritto alla pensione. In pratica con questa opzione il soggetto potrà ottenere un assegno composto dalla somma di tante quote di trattamento erogato da ciascun Ente Pensionistico. Questo consente all’assicurato di ottenere il diritto alla pensione in base ai requisiti di legge, anche se con la contribuzione versata presso le singole gestioni non ne avrebbe i requisiti autonomi. L’unico “compromesso” è che l’intero importo della pensione sarà calcolato con il sistema contributivo che non sempre genera un assegno in linea con le aspettative.

Non è raro che, durante la propria carriera lavorativa si possano creare dei buchi di contribuzione. Ecco un elenco di periodi che possono essere oggetto di riscatto (oneroso):

  • I periodi di interruzione o sospensione del rapporto di lavoro;
  • I periodi di formazione professionale, di studio e di ricerca e di inserimento nel mercato del lavoro;
  • I periodi intercorrenti tra un rapporto di lavoro e l’altro nel caso di lavori discontinui, stagionali, temporanei;
  • I periodi intercorrenti nel lavoro a tempo parziale, di tipo verticale, orizzontale o ciclico.

Il calcolo contributivo della pensione non necessariamente porta ad una penalizzazione dell’assegno pensionistico, anzi, in alcuni casi questa modalità di calcolo potrebbe generare un vantaggio economico.

In questo caso le possibilità non sono:

  • effettuare versamenti di contribuzione Volontaria;
  • valutare un riscatto di Laurea;
  • valutare l’accredito del Servizio Militare;
  • effettuare domanda di riscatto maternità obbligatoria extra-rapporto di lavoro;
  • ecc. ecc.

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