Guida alla Separazione e Divorzio in Italia: Riforma Cartabia

giudice che stabilisce cosa fare in caso di separazione e divorzio
Indice

La Riforma Cartabia segna un punto di svolta nell’evoluzione del diritto di famiglia in Italia. Tale riforma introduce importanti cambiamenti nel procedimento di separazione e divorzio. 

L’articolo 473 bis n. 49 del Codice di Procedura Civile permette alle parti di presentare congiuntamente la domanda di scioglimento o cessazione del matrimonio e quella di separazione. Analizziamo la riforma Cartabia e le sue implicazioni, esaminando come la legge sia stata concepita per semplificare e migliorare il processo di separazione e divorzio.

Presentazione congiunta di separazione e divorzio

Lo scopo della riforma Cartabia è accelerare e digitalizzare i processi civili.  L’articolo 473 bis n. 49 del Codice di Procedura Civile, entrato in vigore il 28 febbraio 2023, consente di unificare le richieste di separazione e divorzio in un unico procedimento. Perciò, oggi, non è più necessario presentare prima un ricorso per la separazione e attendere degli anni prima di poter presentare un secondo ricorso per il divorzio. Ora è possibile effettuare la richiesta con un’unica domanda cumulativa

Tuttavia è bene sapere che la separazione non è stata eliminata, quindi non si tratta di un “divorzio senza separazione”. Infatti, le tempistiche per ottenere prima la separazione e poi il divorzio breve sono state accelerate. Come funziona? Te lo spiego subito: entro 90 giorni dal deposito del ricorso in Tribunale, l’udienza di separazione viene fissata. Durante questo tempo i coniugi devono comparire personalmente davanti al giudice. Dopo l’udienza, per ottenere il divorzio, sarà necessario attendere 6 mesi in caso di separazione consensuale o 12 mesi in caso di separazione giudiziale.

Procedura e requisiti per ottenere il divorzio

Come funziona la procedura per ottenere il divorzio? 

Essere affiancati da un avvocato specializzato in diritto di famiglia può essere utile, poiché il procedimento, seppur più breve, risulta più complesso rispetto al passato

Per richiedere il divorzio insieme alla separazione, l’avvocato deve includere tutte le richieste in un unico atto. Questo può comprendere: 

  • una doppia richiesta di assegno di mantenimento per figli e coniuge,
  • l’affidamento e la regolamentazione delle visite dei minori. 

Per ottenere il divorzio, è necessario che ci sia stata una separazione: non serve attendere la conclusione della causa, è sufficiente una sentenza “parziale” di separazione emessa dopo la prima udienza. 

Introduzione della causa e obblighi delle parti

Nelle cause di separazione o divorzio giudiziale, per le richieste di contributi economici a favore dei figli o del coniuge, è obbligatorio allegare documenti che attestino:

  • condizioni economiche, 
  • patrimoniali,
  • e finanziarie dei genitori o dei coniugi. 

Ad esempio, redditi da lavoro, proprietà, partecipazioni societarie, estratti conto bancari e investimenti.

Il reddito può derivare da:

  1. lavoro: stipendio, fatturato, dividendi, bonus,
  2. fonti finanziarie: investimenti, azioni, interessi,
  3. patrimonio: come nel caso degli affitti. 

È importante presentare anche: 

  • Le spese sostenute, come: cibo, utenze, istruzione, mutui
  • e le uscite economiche, come: mutui e prestiti.

Il coniuge a cui è stato notificato il ricorso deve rispondere con un atto formale. Egli deve perciò prendere posizione sulle richieste e le prove presentate dal ricorrente. Deve inoltre, depositare i propri documenti. 

In caso di figli minori, devono essere presentati obbligatoriamente alcuni documenti come: 

  1. Dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni.
  2. Documentazione su proprietà immobiliari, beni mobili registrati, quote sociali ed estratti conto bancari e finanziari degli ultimi tre anni. 

Se una parte non dichiara completamente la propria situazione patrimoniale, il giudice può condannarla al pagamento delle spese legali dell’altro coniuge. Ma anche, al risarcimento di eventuali danni subiti. 

Con la riforma Cartabia, il principio di collaborazione tra le parti è fondamentale per arrivare a una decisione rapida che tuteli i diritti dei figli.

Procedura e Provvedimenti nelle Cause di Separazione e Divorzio

Entro tre giorni dal momento in cui l’avvocato deposita il ricorso, il Tribunale fissa la prima udienza tramite decreto. L’udienza è programmata entro 90 giorni dal deposito del ricorso.

Durante tale udienza, il Giudice istruttore esamina i documenti e cerca di mediare un accordo tra i coniugi. Se non si raggiunge un accordo, il Giudice istruttore procede nel seguente modo:

  1. Emette provvedimenti provvisori e urgenti riguardanti: 
  • l’affidamento dei figli, 
  • la collocazione dei figli minori, 
  • l’assegnazione della casa coniugale, 
  • i tempi 
  • e le modalità di visita dell’altro genitore, 
  • l’assegno mensile per i figli e l’eventuale mantenimento del coniuge. 

Questi provvedimenti sono esecutivi durante la causa e possono essere modificati, revocati o impugnati.

  1. Decide sulle richieste istruttorie valutando le prove, come l’opportunità di ascoltare testimoni, fissando un’udienza successiva per le testimonianze. Potrebbe anche incaricare uno psicologo, come Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU), per valutare quale genitore sia più adatto a prendersi cura dei figli, fissando un’altra udienza per esaminare la relazione. 

Se i coniugi hanno presentato una richiesta congiunta di separazione e divorzio, la sentenza sarà suddivisa in: questioni relative alla separazione e questioni riguardanti il divorzio.

Provvedimenti urgenti in caso di pericolo

Come abbiamo detto in precedenza, la prima udienza è normalmente fissata entro 90 giorni dal deposito del ricorso. Ma cosa accade se si verificano episodi gravi che richiedono un intervento immediato?

La riforma Cartabia prevede che, in situazioni eccezionali di pericolo per i minori o di grave urgenza, il Tribunale possa adottare provvedimenti urgenti per prevenire danni imminenti e irreparabili.

Questi provvedimenti possono essere emessi basandosi sulla testimonianza e le prove fornite da un solo coniuge o genitore, senza un confronto iniziale con l’altra parte

Inoltre, entro 15 giorni il Tribunale organizza un’udienza per confermare, modificare o revocare tali provvedimenti. Durante quest’udienza, l’altro coniuge o genitore avrà l’opportunità di difendersi e presentare controprove, e i provvedimenti possono essere modificati o revocati anche in seguito.

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