I Buoni Fruttiferi Postali rappresentano uno strumento di investimento, principalmente a lungo termine, emesso da Poste Italiane e dalla Cassa Depositi e Prestiti.
Nel corso della storia italiana, hanno ottenuto ampio consenso tra i risparmiatori, attratti sia dai rendimenti ma anche dalla sicurezza garantita dallo Stato Italiano.
Esistono varie tipologie di Buoni Fruttiferi Postali, che si differenziano per durata e rendimento. In questa guida verranno descritte le loro principali caratteristiche, ma anche i vantaggi e gli svantaggi di questo prodotto di risparmio.
Caratteristiche Principali dei Buoni Fruttiferi Postali
I Buoni Fruttiferi Postali (BFP) sono titoli di credito disponibili sia in formato cartaceo che digitale. Essi conferiscono al sottoscrittore il diritto di ricevere periodicamente cedole relative agli interessi maturati, in base alle percentuali previste dal contratto.
Vediamoli più nel dettaglio:
- BFP digitali: non possono essere cointestati e richiedono un investimento minimo di 250 euro.
- I BFP in formato cartaceo: sono indivisibili o cointestati e possono essere rimborsati anche per frazioni di capitale. Tuttavia, un rischio associato ai buoni cartacei è la possibilità di smarrimento, con conseguente perdita dell’investimento stesso.
Per quanto riguarda la durata, i Buoni Fruttiferi Postali possono variare da un minimo di 3 anni a un massimo di 30. Generalmente, un periodo di scadenza più lungo comporta tassi di interesse più elevati. Tuttavia, un investimento con una scadenza troppo lontana può comportare rischi legati alla situazione geopolitica del Paese, che sono difficili da prevedere con largo anticipo.
Trattamento Fiscale dei Buoni Fruttiferi Postali
Uno dei motivi principali del successo dei BFP tra i risparmiatori italiani è la loro favorevole fiscalità. Le cedole dei BFP sono tassate con una percentuale ridotta del 12,5%, rispetto ad altri strumenti finanziari.
I Buoni Fruttiferi Postali sono inoltre esenti dall’imposta di successione. Ciò, li rende una scelta strategica per chi desidera trasferire un capitale ai propri eredi senza oneri fiscali aggiuntivi.
Vantaggi e Svantaggi dei Buoni Fruttiferi Postali
Come ogni prodotto finanziario anche i BFP prevedono lati positivi e lati negativi. Esaminiamo perciò tutti i pro e i contro di tale investimento. Iniziamo parlando dei vantaggi:
- Maggiore sicurezza: il principale vantaggio dei BFP è la loro sicurezza, poiché sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti. Questo conferisce loro un alto livello di affidabilità e riduce il rischio di insolvenza.
- Varietà di prodotti: come abbiamo anticipato, i BFP offrono una vasta gamma di prodotti e tipologie. Questo fattore consente ai risparmiatori di scegliere il prodotto che meglio soddisfa le loro esigenze e la loro propensione al rischio.
- Fiscalità agevolata: la tassazione ridotta del 12,5% sulle cedole rappresenta un vantaggio rispetto ad altri strumenti finanziari. Questo poiché riduce la pressione fiscale sui rendimenti.
Ma, come per ogni investimento, non è tutto oro ciò che luccica, vediamo perciò gli svantaggi che i BFP portano con sé:
- Tassi di interesse: i tassi di interesse dei BFP possono essere considerati insufficienti da alcuni risparmiatori. Soprattutto in relazione al lungo periodo di vincolo del capitale. È possibile, per la maggior parte dei contratti, ritirare tutto o parte del capitale in anticipo, tuttavia, in questo caso il sottoscrittore riceverà solo gli interessi maturati fino a quel momento.
- Vincolo temporale: nonostante la possibilità di ritirare il capitale anticipatamente, il periodo di vincolo può essere visto come un limite, specialmente per chi cerca rendimenti più elevati e una maggiore flessibilità.
- “Stato” potrebbe voler dire “rischio”: al contrario di quanto comunemente si pensa, la garanzia statale può essere rischiosa per i buoni a lungo termine. Nonostante ciò, questo fattore può essere più o meno impattante in base al profilo di rischio dell’investitore.
- Poco competitivi: ritornando sui tassi d’interesse, i rendimenti dei Buoni Fruttiferi Postali, possono essere poco competitivi rispetto ai tassi di mercato.
- Intestabili solo a persone fisiche.
Dunque, la scelta di investire in Buoni Fruttiferi Postali deve essere valutata con attenzione. Bisogna tener conto delle proprie necessità finanziarie e della propria propensione al rischio.
Se hai incassato un buono fruttifero postale negli ultimi 10 anni hai diritto ad un rimborso che può superare i 15.000€. Clicca qui e Ottieni il Rimborso che ti spetta sui tuoi Buoni Fruttiferi Postal
Disclaimer: le informazioni contenute in questo blog non rappresentano consigli finanziari, sono infatti fornite esclusivamente a scopo informativo.
Per prendere decisioni di investimento adeguate è sempre consigliabile consultare un consulente finanziario certificato.