Elimina il rischio di perdere soldi sulla tua pensione.

OTTIENI IL CALCOLO DEL tuo importo futuro, senza rischi e incertezze.

Quasi la metà dei pensionati riceve una pensione più bassa di quella che gli spetta, a causa di un calcolo non corretto, e non sa che la domanda di pensionamento è IRREVERSIBILE.

Ecco come possiamo aiutarti:

Calcoliamo la tua pensione con professionisti dedicati, così non rischi di avere meno di quanto ti spetta;

Proiezioni chiare e affidabili: saprai esattamente cosa aspettarti e potrai pianificare il tuo futuro con serenità;

Scoprirai quanto manca alla tua pensione e come ottenere il massimo assegno.

Rimborsiamo è valutata Eccezionale
Rimborsiamo ha 5/5 stelle

A chi è rivolto il nostro servizio?

Il nostro servizio è ideale per te se sei:

Dipendente privato o pubblico e non vuoi ricevere un assegno di pensione più basso di quello che ti spetta.

Professionista che dopo aver versato somme enormi in tasse e contributi, in anni e anni di lavoro, non vuole ricevere importi errati di pensione.

Non sei ancora vicino all’età pensionabile ma vuoi programmare il tuo futuro pensionistico in modo ottimale.

Il nostro servizio non è pensato per chi:

Crede che l’unica strada per la pensione sia quella suggerita allo sportello.

Ritiene impossibile incappare in errori previdenziali.

Si affida a calcoli sommari e previsioni imprecise.

Come funziona?

Ottieni i rimborsi e le tutele che ti spettano in modo semplice e veloce!

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Risolvi i tuoi Problemi.

Il modulo da compilare dura meno di 1 minuto e ci aiuterà a capire al meglio il tuo problema e come risolverlo.
Verrai ricontattato da un nostro consulente per un colloquio telefonico gratuito, per verificare insieme la tua situazione.
Successivamente riceverai un preventivo per accedere a una consulenza previdenziale a te dedicata con un esperto in materia.
Grazie al tuo consulente previdenziale dedicato ottieni finalmente il calcolo corretto della tua pensione. Noi di Rimborsiamo operiamo con la massima trasparenza, al fine di rendere la procedura facile, veloce e senza stress.

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Casi di successo.

Analisi previdenziale in prossimità del pensionamento.

M. ha ottenuto risposte precise e affidabili sulla data e l’importo della pensione, superando l’incertezza legata all’imminente chiusura dell’azienda in cui lavorava in prossimità del suo pensionamento.

In prossimità del pensionamento e con l’azienda in procinto di chiudere, M. si trovava in una situazione di profonda incertezza.

Dopo aver consultato due CAF senza ricevere risposte chiare, non aveva idea di quando avrebbe potuto accedere alla pensione né dell’importo che avrebbe percepito.
La mancanza di indicazioni affidabili sulla propria posizione previdenziale rendeva difficile pianificare il futuro, alimentando stress e preoccupazioni economiche legate al prossimo periodo di disoccupazione.

L’analisi dettagliata della situazione contributiva e della normativa attualmente in vigore, M. ha ottenuto informazioni precise sulla prima data utile per andare in pensione (1° febbraio 2026) e sull’importo netto stimato dell’assegno pensionistico (20.619 €). Questo ha permesso al cliente di affrontare la chiusura dell’azienda con maggiore serenità, avendo una visione chiara delle proprie opzioni e delle risorse disponibili per il futuro.

Riconoscimento dei contributi EX ENPALS per il pensionamento.

O. ha finalmente ottenuto il riconoscimento dei contributi EX ENPALS, pianificando il pensionamento con dati certi e due opzioni chiare.

Il cliente si è rivolto a noi dopo aver consultato tre CAF a Catanzaro, che non erano stati in grado di conteggiare correttamente i suoi contributi EX ENPALS. Era molto preoccupato e dubbioso sulla possibilità di utilizzare tali contributi a fini pensionistici.

I precedenti errori di calcolo avevano impedito al cliente di avere una visione chiara sulla data di pensionamento e sull’importo dell’assegno pensionistico. Questa incertezza si univa alla necessità urgente di smettere di lavorare per motivi personali.

Grazie alla nostra analisi, abbiamo confermato la possibilità di utilizzare i contributi EX ENPALS e presentato due opzioni:

  • Pensione anticipata (computo in gestione separata) al 01/11/2024, con assegno netto di 18.170 €.
  • Pensione più alta (riunione in cumulo) al 01/06/2027, con assegno netto di 21.976€.


Dopo un’attenta riflessione, il cliente ha scelto di attendere fino al 2027 per un assegno pensionistico più consistente, riconoscendo il valore aggiunto della nostra consulenza.

Riconoscimento danni per errore patronato (Opzione Donna).

Abbiamo quantificato un danno di oltre 159.000€ subito da D. che si sta rivalendo legalmente contro il patronato che ha commesso l’errore e poter ricostruire la sua posizione previdenziale.

D., su consiglio del patronato, aveva presentato domanda per il pensionamento tramite Opzione Donna, licenziandosi dal lavoro come richiesto dal regime. Era convinta di soddisfare i requisiti richiesti e di poter accedere al trattamento pensionistico.

A causa di un errore di calcolo del patronato, l’INPS ha rigettato la domanda, lasciando la cliente senza pensione e senza lavoro. Questo ha provocato un danno economico rilevante, con la perdita del reddito lavorativo, dei contributi previdenziali e di altri benefici accessori come il TFR e il fondo pensione.

Abbiamo ricostruito in modo dettagliato il danno subito, stimandolo in 159.968,13€, includendo:

  • 38.762,19€ per mancata contribuzione previdenziale.
  • 111.529,00€ per mancato reddito lavorativo.
  • 6.877,25€ per il mancato accredito del TFR.
  • 4.307,94€ per la perdita di contributi al fondo pensione integrativo.


Grazie alla nostra consulenza, la cliente ha ora a disposizione un’analisi completa per sostenere la sua causa legale contro il patronato e tutelare i propri diritti previdenziali e lavorativi.

Riscatto di laurea: valutazione completa e personalizzata.

R. ha ricevuto un’analisi dettagliata sul riscatto degli anni di laurea, identificando i costi, le opzioni e i benefici per anticipare il pensionamento e massimizzare il suo benessere previdenziale.

La cliente, dipendente pubblica con un contratto a tempo indeterminato, desiderava valutare la convenienza del riscatto di laurea secondo le modalità previste dalla legge, identificando al contempo la data di pensionamento e l’importo della pensione. Con un reddito lordo annuo di 32.000 €, il suo obiettivo era capire se anticipare la pensione fosse un’opzione conveniente e sostenibile.

L’incertezza sulle opzioni di riscatto (tradizionale o agevolato), i relativi costi e le differenze in termini di importo pensionistico e anni di contribuzione rendeva difficile prendere una decisione. La cliente necessitava di una consulenza esperta per comprendere a fondo l’impatto delle scelte possibili.
Abbiamo fornito a R. un’analisi approfondita, illustrando tre scenari:

  • Senza riscatto di laurea: Pensionamento ad aprile 2036 (66 anni e 3 mesi) con una pensione annua lorda di 29.272 € (22.192 € netti).
  • Riscatto tradizionale: Pensionamento a maggio 2033 (63 anni e 4 mesi) con un costo di 39.967€ deducibili e una pensione annua lorda di 26.960€ (20.801€ netti).
  • Riscatto agevolato: Pensionamento a maggio 2033 con un costo ridotto di 15.677€, ma una pensione inferiore di 24.409€ lordi (19.129€ netti).


L’analisi ha mostrato come il riscatto tradizionale offra una pensione superiore rispetto all’opzione agevolata, a fronte di un costo maggiore. Grazie al prospetto dettagliato, R. ha potuto valutare le implicazioni economiche e personali di ciascuna scelta, scegliendo l’opzione più adatta alle sue esigenze previdenziali.

Da oltre 5 anni aiutiamo gli Italiani a far valere i propri diritti!

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Domande Frequenti.

È l’istituto che permette ai possessori di contribuzione aperta in gestioni diverse, ovvero in tutte le gestioni Inps e delle Casse Libero Professionali (con l’esclusione della Gestione Separata), di poter trasferire tutti i contributi maturati in una data gestione all’interno di altra gestione. Il tutto al fine di ottenere una pensione unica. Si tratta sostanzialmente di una sorta di “trasloco contributivo” in una gestione, come se fossero stati sempre lì, dando quindi diritto ad ottenere una pensione in base ai requisiti previsti dalla gestione in cui sono confluiti. Ovviamente tale opzione necessita, per essere attuata, del possesso di determinati requisiti contributivi. La Ricongiunzione è onerosa e determinata in base all’entità, la tipologia ed alla collocazione temporale dei contributi da trasferire da altra gestione.

È un istituto gratuito opzionabile anche dagli iscritti presso le Casse libero Professionali (quindi ne potranno beneficiare tutti, nessuno escluso). Esso consente di cumulare tra loro, senza pagamento di oneri, i contributi maturati presso le diverse gestioni pensionistiche. Ma attenzione! Non si tratta di un effettivo trasferimento. I contributi sono sommati tra loro per il raggiungimento della pensione, come avviene per la Totalizzazione. La peculiarità del Cumulo è la determinazione della misura della pensione. Infatti, a differenza della Totalizzazione che prevede il ricalcolo dell’assegno con il sistema contributivo, nel Cumulo l’importo viene determinato, per le rispettive “Quote”, secondo le regole di calcolo previste da ciascun ordinamento Previdenziale di appartenenza e quindi in base ai criteri ed alle retribuzioni e contribuzioni presenti. La pensione liquidata sarà “unica” per effetto di convenzioni presenti tra Inps e gli altri Enti Pensionistici, dunque pagata dall’Inps con un solo assegno. L’importo del trattamento sarà invece derivante dalla somma dei diversi spezzoni di pensione.

Con tale istituto il lavoratore iscritto a più gestioni previdenziali potrà cumulare tutti i periodi, non coincidenti tra loro, ai fini del conseguimento del diritto alla pensione. In pratica con questa opzione il soggetto potrà ottenere un assegno composto dalla somma di tante quote di trattamento erogato da ciascun Ente Pensionistico. Questo consente all’assicurato di ottenere il diritto alla pensione in base ai requisiti di legge, anche se con la contribuzione versata presso le singole gestioni non ne avrebbe i requisiti autonomi. L’unico “compromesso” è che l’intero importo della pensione sarà calcolato con il sistema contributivo che non sempre genera un assegno in linea con le aspettative.

Non è raro che, durante la propria carriera lavorativa si possano creare dei buchi di contribuzione. Ecco un elenco di periodi che possono essere oggetto di riscatto (oneroso):

  • I periodi di interruzione o sospensione del rapporto di lavoro;
  • I periodi di formazione professionale, di studio e di ricerca e di inserimento nel mercato del lavoro;
  • I periodi intercorrenti tra un rapporto di lavoro e l’altro nel caso di lavori discontinui, stagionali, temporanei;
  • I periodi intercorrenti nel lavoro a tempo parziale, di tipo verticale, orizzontale o ciclico.

Il calcolo contributivo della pensione non necessariamente porta ad una penalizzazione dell’assegno pensionistico, anzi, in alcuni casi questa modalità di calcolo potrebbe generare un vantaggio economico.

In questo caso le possibilità non sono:

  • effettuare versamenti di contribuzione Volontaria;
  • valutare un riscatto di Laurea;
  • valutare l’accredito del Servizio Militare;
  • effettuare domanda di riscatto maternità obbligatoria extra-rapporto di lavoro;
  • ecc. ecc.

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